domenica 17 maggio 2009

BENTORNATO KING ROGER!


Master 1000 Madrid

Finale

Roger Federer def. Rafael Nadal 64 64


Il Re è tornato.

Intendiamoci, nessuno può pensare che Roger sia tornato ai livelli di quando dominava il regno del tennis. Per diverse ragioni: il potere (si sa) logora e se in più ci mettiamo il ciclo naturale delle cose che lo ha portato a un fase calante dopo 11 anni da professionista, il sol pensiero che Federer torni a dominare il circuito sarebbe deleterio.

Soprattutto perchè bisogna essere realisti e consapevoli, aldilà di quello che è successo oggi, che il numero uno è, giustamente, un ragazzo di 22 anni immenso che si chiama Rafel Nadal.

E' bello comunque sapere che lo svizzero non è finito (a dispetto dei maligni che lo hanno pensato in questi ultmi mesi) e che può ancora dire la sua.

E poi diciamola tutta, uno che fino a oggi aveva vinto 57 tornei in singolare in carriera di cui 13 slam e 14 master series, e che è stato per 4 anni e mezzo consecutivi il numero uno mondiale incontrastato, non doveva dimostrare niente a nessuno.

Forse, però, se ci pensiamo bene, Roger non se n'è mai veramente andato.

E' vero, nel 2009 non aveva ancora vinto un torneo ma, tranne a Montecarlo contro Wawrinka, aveva perso solo in semifinale nei Masters e in finale agli Australian Open e sempre contro i primi 4 giocator del ranking.
Era ovvio però che da Federer la gente si aspettasse una vittoria e oggi finalmente è arrivata.

L'ultimo alloro fu a Basilea lo scorso ottobre. Troppo tempo per uno come Roger.

Il fato e la forza del campione elvetico oggi hanno preparato il palcoscenico ideale per il ritorno alla vittoria.

Contro l' avversario di sempre, Nadal.
A Madrid, in Spagna, casa di Nadal.
Sulla terra rossa, la superficie meno congeniale al genio rossocrociato.

Con il doppio 64 di oggi Federer ha interrotto la striscia di 33 vittorie consecutive sulla terra battuta di Nadal. Quella odierna è stata la seconda volta su 10 incontri disputati sul rosso che lo svizzero ha avuto la meglio sullo spagnolo.

La settimana madrilena di Federer è stata perfetta.
Partito in sordina, coi riflettori puntati sull'idolo di Spagna Nadal, ha ceduto un solo set durante tutto il torneo nella partita forse da lui giocata meglio: il quarto di finale contro Roddick.
Nella finale di oggi, inoltre, ha espresso il gioco super con il quale era abitudine vederlo giocare; ma soprattutto ha dimostrato, (anche coi fatti) dopo un anno e mezzo, di saper ancora battere Nadal.
Lo ha battuto con innumerevoli cambi di ritmo, accorciando gli scambi il più possibile, andando spesso a rete sciolinando tutto il suo repertorio come era abituato a fare quando era lui il numero uno.
Soprattutto però Roger ha ritrovato il servizio, colpo che lo aveva abbandonato in questi mesi di magra, aiutato anche dalle condizioni particolari in cui si gioca il torneo di Madrid: la capitale iberica è in altura (800 metri circa) è cio favorisce la velocità della palla.

Il tennista di Basilea quindi ha vinto il suo 15esimo master series della carriera, appaiando Nadal, secondo solo ad Agassi (17 trionfi) recordman di vittorie nei tornei del master series.

Siamo contenti che le premesse di Roger da grande uomo di sport che ama immensamente quello che fa, e cioè quelle di voler ancora (nonostante tutti i successi) ambire al massimo (possibilmente tornare il numero 1) e a vincere ogni slam e ogni torneo che gioca, abbiano trovato conforto con l'importante alloro ottenuto oggi.

Magari tra 2 settimane al Roland Garros tornerà tutto come prima, ma il Federer che avevamo lasciato in lacrime dopo l'ennesima ultima sconfitta contro Nadal 4 mesi fa in Australia lo abbiamo ritrovato oggi sereno con il trofeo in mano da dedicare alla sua neomoglie Mirka e al bimbo in arrivo che lo renderà padre quest'estate.

Forza Roger, tra tre settimane vogliamo la stessa finale sul centrale a Parigi; la finale che vede di fronte i giocatori più forti al mondo.

Il tennis aveva bisogno di questo Roger Federer.

Caro Rog ci sei mancato!
Bentornato.
Evviva il Re!

Simone
NBP.

5 commenti:

  1. Forse che sei un po' di parte?

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  2. Effetivamente un po' di parte lo è:)
    Ad onor del vero non parteggio x nessuno in particola mi piace il tennis in generale, ma dopo aver visto la semi tra rafa e nole, non ho sentito una gran mancanza delle vittorie di federer.
    Lui gran giocatore, ma non ha mai regalato emozioni, sempre troppo freddo nella sua ricercata eleganza, troppo ostenta anche nelle sue mise a wimbledon.
    Fortissimo per carità ma da qui ad emozionare ce ne passa.
    Claudio

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  3. Ciao ragazzi,
    non vi nascondo il fatto di essere un grande tifoso di Roger!
    Ma mi sembrava giusto "glorificare" Federer perchè la gente non ha avuto molta riconoscenza per il campione svizzero.
    Si diceva addirittura che non avrebbe più vinto e tantomeno contro Nadal.
    Magari sarà stato freddo e non avrà emozionato (sono opinioni e come tali le rispetto) ma non dobbiamo dimenticare il fatto che Federer ci ha fatto vedere il vero tennis, quello che andrebbe insegnato ai bambini e che tutti quelli che almeno una volta hanno impugnato la racchetta hanno sognato di giocare.
    Magari anche questa è una mia opinione, ma
    ci sarà un motivo se gente come Agassi(lo ha ribadito proprio ieri a Wimbledon per la presentazione del tetto mobile)che ha giocato contro innumerevoli campioni dice che Roger è stato una spanna sopra tutti! Chi ama il tennis lo deve riconoscere!
    Infatti l'articolo è il mio personale riconoscimento al bistrattato Federer degli ultimi mesi e non la cronaca del match!
    E se questo mio articolo può far discutere, sempre rimanendo nei toni si intende ben vega:trovo sia molto bello disquisire con altri appassionati di questo bellissimo sport!
    Grazie ragazzi per aver letto ed essere intervenuti sul blog :-)
    A presto,
    Simone

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  4. Guarda sul fatto che lui giochi il tennis classico e i suoi colpi siano da enciclopedia del tennis nessuno lo discute, ma lui nella sconfitta non è si dimostrato così grande come lo era nella vittoria, sopratutto quel pianto in australia come a non accettare la sconfitta impedendo a Nadal di festeggiare, così come il continuo punzecchiare Murray o il non accettare appieno che il più forte in questo momento sia nadal.
    Questi atteggiamenti onestamente mi hanno fatto perdere un po' di stima nei suoi confronti per questo sostengo che non mi emoziona.
    Claudio

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  5. Caro Claudio, è' vero, ma l'uomo perfetto purtroppo non esiste. E sicuramente non lo è neanche Federer, anche se così i media ce lo han presentato quando dominava e poi prontamente lo hanno criticato quando ha iniziato a calare.
    Anche se di parte cerco sempre di essere obiettivo.
    Reputo non sia facile affrontare la sconfitta dopo non averla mai affrontata e volente o nolente Roger deve imparare ad accettare che a 28 anni con degli avversari cosi forti non si può sempre vincere.
    Lo stiamo scoprendo in un lato, quello della sconfitta appunto, nel quale anche lui stesso si sta scoprendo.
    Seguo Federer da quando era solo una promessa e sono il primo a dire che ha molti pregi ma anche dei difetti, come tutti.
    Ciò non toglie che sia un grande come giocatore e come uomo; non dimenticare che Rog è rispettatissimo da tutti i suoi colleghi che lo reputano da 5 anni di fila il giocatore più corretto, il che è tutto dire...è l'opinione che più conta, quella dei suoi colleghi, non quella di giornalisti e tifosi.
    Poi come tutti può piacere come no!
    Simone.

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