D. Posso chiederti quale è stata la tua reazione quando hai saputo che Rafa non giocava e quale è adesso?
ROGER FEDERER: Bè, ero qui, ho saputo che ci sarebbe stata una conferenza stampa intorno alle 7, la domanda era naturalmente cosa stesse per dire. Mi aspettavo che non potesse giocare, dunque non è stata una grande sorpresa, ma certo è una delusione per il torneo e anche per me.
D. Sei emotivamente pronto per Wimbledon dopo la vittoria incredibile a Parigi due settimane fa?
ROGER FEDERER: Si, mi sento bene,sento di star giocando bene, sull'erba non ho mai bisogno di troppo tempo per adattarmi, è sempre stato così.Ma è stata un'ottima cosa quella di prendermi una settimana di riposo, stare a casa, godermi il tempo libero.. sono pronto adesso.
D.Senti che c'è più aspettativa e pressione su di te adesso? L'hai sentita a Parigi quando Nadal era stato battuto e la senti ora che lui si è ritirato?
ROGER FEDERER: No, non puoi paragonare quello che è successo a Parigi con la situazione qui. Lì eravamo nel bel mezzo del torneo e io non avevo mai vinto Parigi, quindi è una situazione completamente diversa. Ho già battuto Rafa qui due volte in finale, quindi so di poterci riuscire. E' veramente un peccato che lui non possa giocare. Ma non sento nessuna pressione extra; dopo Parigi non sento più molto peso sulle mie spalle, giocherò molto più tranquillo.
D.Il fatto che anche due anni fa non avessi giocato prima di Wimbledon un torneo di preparazione ti rassicura su come giocherai?
ROGER FEDERER: Bè, in qualche modo si. Ma allo stesso tempo, so quando prendermi una pausa e quando no, quando andare e lottare per un torneo.. in quel momento era molto difficile per me. Ero esausto perchè la seconda settimana con tutta quella pressione mi sentivo come se avessi giocato 4 finali. E quando tutto era finito mi sentivo così felice e sollevato che era molto dura per me rimettermi immediatamente in corsa per un altro torneo.So sempre quando sono in buona forma, durante l'allenamento tu puoi lavorare più duramente, ed è quello che ho cercato di fare questa settimana e sono soddisfatto e pronto.Naturalmente saranno i risultati a parlare. Non ho dovuto affrontare momenti difficili come quelli delle palle break ad esempio durante l'allenamento ma puoi comunque avvicinarti a questo tipo di sensazione.
D.Ti sorprende che Bjorn, tutti e cinque gli anni delle vittorie, non abbia mai giocato un torneo tra Roland Garros e Wimbledon?
ROGER FEDERER: No, no davvero. E' una cosa fattibile.
D.Consideri Andy Murray la principale minaccia per te ora che Rafa è fuori?
ROGER FEDERER: Ho sempre pensato che lui fosse un grande giocatore sull'erba. Lo ha mostrato anche l'anno scorso qui, sebbene sia andato molto vicino a perdere quel match contro Gasquet ma alla fine lo ha vinto coraggiosamente. Poi i risultati che ha fatto sul cemento nell'ultimo anno rappresentano qualcosa di davvero solido e costante, molto buono. Ho sempre saputo che Andy sarebbe stato un avversario difficile qui, insieme a Rafa e Novak, e penso anche Del potro, Gonzalez, Tsonga e ora anche Soderling.Ci sono in giro tanti giocatori pericolosi.. forse per loro è un po' più difficile vincere il torneo ma in un dato giorno possono battere chiunque. Poi ci sono i soliti sospetti: Roddick credo sarà molto difficile da battere quest'anno qui, sta giocando molto bene. Quindi credo che saranno dei Championships interessanti.
D.Per quella che è la tua esperienza, credi che la pressione di essere un britannico che gioca a Wimbledon, aiuterà o sarà un problema per Murray?
ROGER FEDERER: Bè, ce lo dirà il tempo, davvero. Mi pare comunque che abbia gestito bene la cosa lo scorso anno. E ha anche vinto il Queen's una settimana fa, dunque mi sembra che non abbia particolari problemi.
D.Tu e Tiger Woods avete 14 majors a testa adesso. Cos'altro avete in comune?
ROGER FEDERER: Bè, il successo credo. Altro non saprei.. siamo stati al vertice per così tanto tempo che credo che quando ci si riferisce al golf parli di lui e quando ti riferisci al tennis parli di me. La nostra mentalità anche, l'approccio allo sport. Non giochiamo solo per vincere ma anche per dominare. Credo sia la somiglianza più evidente.
D.A quale livello è presente nella tua mente il fatto di poter superare il record di Slam iniziando questo torneo?
ROGER FEDERER: Uhm, adesso sono concentrato sul primo punto del primo turno. So che riconquistare la corona di Wimbledon significherebbe anche superare il record di Pete. Ma credo che queste cose vengano in mente nel momento in cui arrivi in semifinale o giù di lì. Ma al momento, voglio riprendermi la mia corona. Sarebbe un sogno che diventa realtà.
D.Posso chiederti in che modo è deludente per te l'assenza di Rafa?
ROGER FEDERER: Bè, è un po' come a Parigi, dove avevamo giocato l'uno contro l'altro negli ultimi 4 anni. Qui negli ultimi 3. Dunque decisamente non vedremo una finale come quella degli ultimi anni. E' deludente perchè amo giocare contro di lui, è il mio principale rivale e abbiamo avuto partite fantastiche durante questi anni, specialmente quella dell'anno scorso. Non poterla ripetere, non averne la possibilità, è una cosa triste. Ma ciò mi fa pensare a quanto sono stato fortunato durante questi anni a non avere gravi infortuni, a riuscire sempre a tenere da un punto di vista fisico. Sono dispiaciuto per lui, perchè non deve essere stata una decisione facile da prendere.
D.L'hai incontrato qui durante questa settimana?
ROGER FEDERER: Si, credo mercoledì, ma di sfuggita.
D.Hai parlato con lui?
ROGER FEDERER: Parlato? Solo 10 minuti (risata). Si è congratulato con me per Parigi e gli ho chiesto come andasse il ginocchio e mi ha detto che era ok. Quindi non credevo fosse chissà che infortunio, perchè è sempre onesto con me. Ma probabilmente è successo qualcosa.
D.Puoi paragonare il dover eguagliare un record dal doverlo battere? La pressione è diversa?
ROGER FEDERER: Non so che valore possa avere questo discorso. Te l'ho detto, io sono andato a Parigi per vincere lì per la prima volta. Poi ovviamente accadeva che allo stesso tempo eguagliavo dei record, ed è fantastico. Ma un conto è quando hai un po' di Slam e sei lontano dalla meta di eguagliare o battere il record, allora pensi a metterne in cascina più che puoi. Ma da quando ci sono vicino, so di avere il tempo dalla mia parte. So che vincere a Parigi mi dà anche buone possibilità di vincere anche Wimbledon ma ci sono gli avversari e vogliono vincere anche loro.
D.Uno dei giocatori che ti ha spinto a dare il massimo a Parigi è stato Juan Martin Del Potro. Come vedi il suo gioco sull'erba?
ROGER FEDERER: Credo di aver giocato contro di lui qui due anni fa sul Campo numero 1, e ho vinto in tre set. Credo lui abbia anche perso in 3 set qui contro Stanislas lo scorso anno. Ma ovviamente adesso è un altro giocatore, è migliorato molto soprattutto al servizio, che è un colpo chiave qui sull'erba. Ed è per questo che credo possa fare strada in questo torneo.Certo non ha esperienza, è vero.. fondamentale sarà l'inizio per lui credo, perchè la prima settimana sull'erba è quella più difficile.
D.Tu sei considerato un vero modello nello sport. Nei match che hai perso contro Murray, sei apparso irritato.. è qualcosa del suo gioco che ti irrita o semplicemente la sconfitta?
ROGER FEDERER: Credo solo il fatto che sia un ottimo giocatore, nient'altro.
D.Niente che abbia a che fare con il suo gioco?
ROGER FEDERER: Voglio dire, è un giocatore molto dotato, ha sensibilità e tocco, è un grande tattico, l'ho sempre detto. Qualche tempo fa pensavo di aver sbagliato le mie previsioni su di lui perchè pensavo emergesse anche prima, lo vedevo pronto. Ma adesso è riuscito a far andare le cose per il verso giusto e dè molto solido da quasi due anni. E' sicuramente nel posto che gli appartiene, senza dubbio.
D.Non pensi che se tu ed Andy raggiungete la finale, un grande se..
ROGER FEDERER: Un grande se, esatto..
D.Non pensi che il vantaggio che lui ha nel testa a testa contro di te potrebbe essere un fattore importante?
ROGER FEDERER: Questa è speculazione. Non voglio rispondere a questo adesso, davvero.
D.Quale impatto avrà secondo te il tetto, se dovesse essere usato? L'atmosfera cambierà?
ROGER FEDERER: Credo sarà anche più bella, più intima, senti i rumori maggiormente perchè rimangono all'interno dello stadio, non sei preoccupato per la pioggia. Mi piacerebbe sperimentarlo.
D.Ameresti giocare così?
ROGER FEDERER: Si, amo l'indoor. Mi è già successo di giocare sull'erba indoor ad Halle, loro hanno un tetto simile. I giocatori rimangono lì e prima che la pioggia diventi pesante il tetto si è chiuso. L'altro giorno sono andato a dare un'occhiata al centrale, ero curioso.Non cambia niente, l'atmosfera rimane quella di sempre, si respira la storia. E' il più grandioso dei campi da tennis di tutto il mondo. Sono eccitato all'idea di giocarci lunedì.