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giovedì 12 novembre 2009

ARRIVEDERCI MARAT


E' uscito di scena così alla sua maniera, a testa alta e orgoglioso di se e della sua storia, tirando bordate (sacrosante) verso Agassi e poi perdendo sul campo da l'enfat terrible Del Potro.

Marat ha chiuso con il tennis, si è ritirato dopo una carrieta costellata di alti e bassi ma arricchita da due slam, il numero uno in classifica e 15 tornei vinti.

Uno dei talenti più puri del tennis degli ultimi 20 anni, fisico possente, e colpi sartoriali, si è imposto al grande pubblico alla sua maniera nel 2000 agli US Open ridicolizzando Sampras in finale con il punteggio 6-4 6-3 6-3.

Sembrava un predestinato, uno di quei giocatori in grado di dominare per molti anni, invece ha lasciato strada a giocatori di gran lunga meno dotati di lui che al sol paragone mi vien la nausea: Kuerten, Hewitt, Roddick...insomma ci siamo capiti.

Negli anni post US Open ha fatto parlare di se più per la sua passione per le donne e la bella vita più che per il tennis, mitiche e inimitabili rimarranno le sue Safinitte (splendide ragazze al suo seguito).

Insomma una sorta di George Best del tennis, si forse meno romantico e meno vincente d'accordo, ma in un certo qual modo uguali nel dilapidare il loro talento e la passione per la bella vita.

Personalmente ho sempre adorato Safin, genio e sregolatezza e mi sono innamorato di lui quando rompeva le racchette e inprecava contro una chiamata arbitrale, mi sono sempre piaciuti i giocatori anti tennis quelli un po' fuori dalle righe, quelli un po' naiff...Marat è uno di questi talento immenso ma anche tanta sregolatezza.

Ho sentito dire da tutti la frase "se avesse avuto una testa diversa chissa dove sarebbe arrivato..." ma per me lui volevo questo, per lui il tennis era divertimento senza assilli e secondo me ha dimostrato tutta la sua superiorità anche in questo modo, non facendo l'atleta esemplare ha fatto cose inimmaginabili...un vero fuoriclasse.

Quando ti mettievi a vedere un suo match eri sicuro che non ti saresti annoiato, ti avrebbe stupito sicuramente, regalando i suoi colpi oppure ribaltando il risultato in qualsiasi momento sopratutto perdendo partire già vinte....un idolo assoluto.

Ora ha deciso di smettere e ci mancherai tanto.

Grazie e a presto ciao Maratt.


NBP

Bruno

martedì 14 luglio 2009

LE PAGELLE

Siamo arrivati al giro di boa di questo 2009, la prima parte di stagione è andata, i primi 3 slam della stagione si sono giocati e ora è rimasto da assegnare lo slam Americano e tutti i master sul cemento, per poi volare a Londra per la Master Cup atto conclusivo che celebra i migliori giocatori al mondo.
Insomma possiamo iniziare a dare una prima opinione su quanto visto dando le pagelle provvisorie prima di decidere i promossi e i bocciati di fine anno.

Roger Federer 10
Bè chi vince 15 slam e sopratutto su tutte le superfici non si può che dargli un bel 10.
Anche se mancava il suo acerrimo nemico Nadal, ha offerto il solito grande tennis dopo un inizio stagione atipico per i suoi standard, sopratutto dopo le lacrime australiane sembrava destinato al declino invece, grazie anche alle circostanze favorevoli, è risorto vincendo Roland Garros e Wimbledon...giù il cappello per Mr. Federer.
Ora che ha ritrovato la fiducia e la tranquillità sarà nuovamente lui l'uomo da battere?
Al hard court la sentenza.

Rafa Nadal 9
Inizio di stagione da favola, troinfa a Melbourne per la prima volta e domina la prima parte di stagione sul cemento, contribunedo non poco alla crisi di Federer, iniziata la stagione sul suo terreno preferito, la terra rossa, ma sembra sgonfiarsi nonostante le vittorie a Montecarlo, Roma, Barcellona.
Arriva in precarie condizioni nel suo Regno a Parigi, e salta WImbledon, forse il momento più brutto della sua carriera, ma siamo sicuri che tornerà ai suoi livelli e per Flushing Meadows sarà nella condizione migliore.
Gli togliamo un punto per la programmazione scellerata che lo porta a giocare anche tornei minori come Rotterdam, visti i problemi ci chiediamo il perchè.

Juan Martin Del Potro 8
Non è sicuramente bello da vedersi, non ha quella grazia che incanta, insomma non ha le movenze di Federer per intenderci ma è li al sesto posto stabile e tranquillamente tra i primi 10, dimostrando di potersela giocare con tutti compresi i due fenomeni.
Fisico impressionante e un macigno di palla, a parte il brutto Wimbledon non ha mai sbagliato un torneo, sempre presente e sempre combattente e se teniamo conto dell'età, bè ha un grande futuro davanti a se.

Andy Roddick 7
Il Toto Cutugno del tennis, l'eterno secondo sempre li ad un passo dall'impresa ma sempre dietro al numero 1 di turno, anzi è sempre dietro a Federer, non lo batte mai nemmeno quando lo svizzero è giù di tono e fa il Roddick della situazione (vedi finale di Wimbledon).
Una seconda giovinezza e una solidità ritrovata, sembra aver migliorato anche il gioco, nei limiti del migliorabile perchè il rovescio anche se più funzionale rimane un aborto estetico.
Comunque grande merito per essere tornato ad alti livelli, e a Londra ha portato a casa lo scalpo di Andy Murray su un centrale infuocato.
Ti meriti la 5 posizione e questo 7 in pagella anche perchè dal lato umano è uno dei migliori sempre umile e grande sportivo.

Andy Murray 6
Nonostante un inizio di stagione esaltante vincendo parecchi master e "scoppolando" sia Nadal che Federer spesso e volentieri, ci si aspettava il definitivo salto di qualità, non che non ci sia stato rispetto all'anno passato, ma negli slam stecca clamorosamente, sopratutto a Londra anche alla luce di un tabellone generoso ci si aspettava minimo la finale, ma non ha mai convinto e in semi è crollato sotto il servizio e dritto di Roddick.
Aveva una pressione disumana sulle spalle è vero, ma è il numero 3 del mondo ed è giusto che impari a gestirla, gli slam sono un'altra cosa, ha un ultima possibilità, altrimenti all'anno prossimo che per la definitiva consacrazione.
Le potenzialità le ha tutte, grande fisico e rovescio pazzesco, è brutto e cattivo insomma ha tutte le carte in regole.

Novak Djokovic 5
Mi piace da morire è un fenomeno, ma non riesce a trovare l'equilibrio e la continuita, è veramente un fenomeno gioca divinamente, ha tutti i colpi ha eleganza, ha mano, sensibilità ma poi sul più bello si scioglie.
Può battere facilmente chiunque così come può perde con chiunque, croce e delizia.
A Wimbledon gioca da Dio polverizza Sela prima di buttar via il match nei primi due set contro Haas, inspiegabile, avrebbe potuto vincere facile ma inspiegabilmente si scioglie.
Piccoli Safin crescono?

Joe Wilfred Tsonga 4
Non ci siamo proprio, finale di 2008 in crescendo vince Parigi Bercy e sempre finalmente esploso, sembra finalmente essersi eretto a portabandiera della Nouvelle Vague tennistica e invece non imbrocca uno, dico un torneo in questo 2009, coppa Davis compresa.
L'infortunio non è un alibi, anche prima giocava male, sembra affrontare un involuzione misteriosa, è uno dei più divertenti, uno dei pochi che ancora scende a rete e fa divertire, ma dove è finito?

James Blake 3
INGUARDABILE!
Un ex giocatore, forse sono ancora condizionato dalla nefasta prova di coppa Davis ma a memoria non ricordo negli ultimi 24 mesi un buon torneo del colosso americano.
E' sicuramente sul viale del tramonto, non c'è dubbio ma fa male vederlo abdicare in questa maniera, sopratutto per uno come lui che ha lottato anche per la vita.

FIT 2
Siamo alle solite, politica dichiarazioni e scelte sbagliate, dalla gestione assurda della squadra azzurra al canale satellitare Super Tennis.
A quando un po' di buon senso????

Richard Gasquets 1
Non mi è mai piaciuto, eterna promessa mai sbocciata e non hai mai fatto nulla di buono, re dello psicodramma, ma dopo lo scandalo cocaina ha veramente toccato il fondo, merita la massima pena, buttare via quel talento è assurdo, non merita nessuna pietà.

lunedì 22 giugno 2009

I PRONOSTICI PER WIMBLEDON 2009

Guardando il nostro sondaggio (favorito Roger Federe con il 57%) e parlando con vari e appassionati e non sembra un Wimbledon senza storia, a senso unico, vincitore assoluto Roger Federer.
Il pronostico dopo il Roland Garros viene da se effettivamente, autoeliminatosi Rafa sembra non esserci nessuno in grado di battere Federer su quello che fino all'anno scorso era il suo giardino, prima che il diavolo di Manacor gli portasse via ogni titolo e ogni certezza.
Alla luce dei fatti mi viene difficile vedere un vincitore diverso dall'ex divino ma ricordiamoci che gente come Murray o Djokovic quest'anno ha battuto più di una volta l'attuale numero due e che su terreni veloci possono dire la loro, sopratutto lo scozzese che avrà dalla sua tutto il pubblico che aspetta un vincitore britannico a Wimbledon dai tempi di Fred Perry.
Djokovic fisico permettendo è il talento più cristallino del cirquito quindi da lui mi aspetto minimo una finale.
Sta di fatto che la mancanza di Rafa toglie appeal a questo torneo, per vari motivi:
uno è il detentore del titolo, due è sempre spettacolare quando gioca perchè onora ogni match al meglio ed emoziona, terzo perchè sarebbe stato bello vedere un'altra finale di uno slam tra i primi due della classe e vedere come sarebbe andata a finire.
Ora non passare per maligno , ma il buon roger ha vinto un Roland Garros privo di Rafa e non ha incontrato nessuno top player nel suo cammino, questo non che sia un demerito visto che gli altri sono usciti prima, ma come gli capitava anni fa ha vinto contro una concorrenza un po' esigua, insomma sarebbe bello vederlo vincere uno slam in finale contro Rafa dimostrando a tutti che oltre all'estitica e a i colpi sopraffini possiede anche gli attributi.
Solo una vittoria contro il suo acerrimo rivale può donargli quell'immortalità tanto agoniata.
Purtroppo dovremmo aspettare New York a settembre, ginocchia di Nadal permettendo.

Bruno
NBP

domenica 17 maggio 2009

BENTORNATO KING ROGER!


Master 1000 Madrid

Finale

Roger Federer def. Rafael Nadal 64 64


Il Re è tornato.

Intendiamoci, nessuno può pensare che Roger sia tornato ai livelli di quando dominava il regno del tennis. Per diverse ragioni: il potere (si sa) logora e se in più ci mettiamo il ciclo naturale delle cose che lo ha portato a un fase calante dopo 11 anni da professionista, il sol pensiero che Federer torni a dominare il circuito sarebbe deleterio.

Soprattutto perchè bisogna essere realisti e consapevoli, aldilà di quello che è successo oggi, che il numero uno è, giustamente, un ragazzo di 22 anni immenso che si chiama Rafel Nadal.

E' bello comunque sapere che lo svizzero non è finito (a dispetto dei maligni che lo hanno pensato in questi ultmi mesi) e che può ancora dire la sua.

E poi diciamola tutta, uno che fino a oggi aveva vinto 57 tornei in singolare in carriera di cui 13 slam e 14 master series, e che è stato per 4 anni e mezzo consecutivi il numero uno mondiale incontrastato, non doveva dimostrare niente a nessuno.

Forse, però, se ci pensiamo bene, Roger non se n'è mai veramente andato.

E' vero, nel 2009 non aveva ancora vinto un torneo ma, tranne a Montecarlo contro Wawrinka, aveva perso solo in semifinale nei Masters e in finale agli Australian Open e sempre contro i primi 4 giocator del ranking.
Era ovvio però che da Federer la gente si aspettasse una vittoria e oggi finalmente è arrivata.

L'ultimo alloro fu a Basilea lo scorso ottobre. Troppo tempo per uno come Roger.

Il fato e la forza del campione elvetico oggi hanno preparato il palcoscenico ideale per il ritorno alla vittoria.

Contro l' avversario di sempre, Nadal.
A Madrid, in Spagna, casa di Nadal.
Sulla terra rossa, la superficie meno congeniale al genio rossocrociato.

Con il doppio 64 di oggi Federer ha interrotto la striscia di 33 vittorie consecutive sulla terra battuta di Nadal. Quella odierna è stata la seconda volta su 10 incontri disputati sul rosso che lo svizzero ha avuto la meglio sullo spagnolo.

La settimana madrilena di Federer è stata perfetta.
Partito in sordina, coi riflettori puntati sull'idolo di Spagna Nadal, ha ceduto un solo set durante tutto il torneo nella partita forse da lui giocata meglio: il quarto di finale contro Roddick.
Nella finale di oggi, inoltre, ha espresso il gioco super con il quale era abitudine vederlo giocare; ma soprattutto ha dimostrato, (anche coi fatti) dopo un anno e mezzo, di saper ancora battere Nadal.
Lo ha battuto con innumerevoli cambi di ritmo, accorciando gli scambi il più possibile, andando spesso a rete sciolinando tutto il suo repertorio come era abituato a fare quando era lui il numero uno.
Soprattutto però Roger ha ritrovato il servizio, colpo che lo aveva abbandonato in questi mesi di magra, aiutato anche dalle condizioni particolari in cui si gioca il torneo di Madrid: la capitale iberica è in altura (800 metri circa) è cio favorisce la velocità della palla.

Il tennista di Basilea quindi ha vinto il suo 15esimo master series della carriera, appaiando Nadal, secondo solo ad Agassi (17 trionfi) recordman di vittorie nei tornei del master series.

Siamo contenti che le premesse di Roger da grande uomo di sport che ama immensamente quello che fa, e cioè quelle di voler ancora (nonostante tutti i successi) ambire al massimo (possibilmente tornare il numero 1) e a vincere ogni slam e ogni torneo che gioca, abbiano trovato conforto con l'importante alloro ottenuto oggi.

Magari tra 2 settimane al Roland Garros tornerà tutto come prima, ma il Federer che avevamo lasciato in lacrime dopo l'ennesima ultima sconfitta contro Nadal 4 mesi fa in Australia lo abbiamo ritrovato oggi sereno con il trofeo in mano da dedicare alla sua neomoglie Mirka e al bimbo in arrivo che lo renderà padre quest'estate.

Forza Roger, tra tre settimane vogliamo la stessa finale sul centrale a Parigi; la finale che vede di fronte i giocatori più forti al mondo.

Il tennis aveva bisogno di questo Roger Federer.

Caro Rog ci sei mancato!
Bentornato.
Evviva il Re!

Simone
NBP.

lunedì 2 febbraio 2009

PER ROGER




FINITA LA CRONACA SPAZIO ALLE EMOZIONI, PENSIERI SPARSI DA IL NOSTRO INIVATO SIMONE:




Ehi Roger, ieri mi hai fatto preoccupare.
Non perché hai perso contro Nadal, visto che (ahinoi) non è la prima volta che succede.
Ieri ho seguito tutta la partita e ho sofferto, esultato, ho provato forti emozioni e alla fine avrei voluto spegnere subito lo schermo.
Ma non l’ho fatto.
Così come tu avresti voluto, appena finito il tuo match, correre negli spogliatoi per buttarti sotto la doccia.
Ma non l’hai fatto.
Non l’abbiamo fatto perché c’era da celebrare il fantastico Rafa ed era giusto dare onore al suo indescrivibile merito.
È a quel punto che mi sono preoccupato.
Il vederti andare sul palco e sentirti dire che tutto ciò ti stava uccidendo e mentre scoppiavi in un pianto soffocante che ti lasciava senza parole, ha lasciato anche me per qualche istante in silenzio e commosso.
Ti ho visto piangere tante altre volte dopo le finali degli slam, ma erano ben altre lacrime. Erano lacrime di gioia che esprimevano al mondo, che diceva che per te era tutto facile, che non era esattamente cosi, che la realtà era un’altra e che per raggiungere quei risultati ci voleva un sacrificio enorme!
Ma ieri è stato molto diverso…
Il mio primo pensiero è stato: dai Roger, hai vinto gia 13 slam, hai un montepremi quasi da emiro, sei un ragazzo fortunato non c’è bisogno che fai cosi!… Me ne sono subito pentito… Guardando quell’immagine ho visto l’immagine di un uomo vero, che nonostante tutto (fama, gloria e ricchezza) si rimette in gioco sempre e con il massimo sacrificio, con completa dedizione alla causa; che ama davvero quello che fa e si rende conto della fortuna che ha e ci mette tutto se stesso, che il tennis è la tua vita… Un esempio per tutti!
Riparti da qui, dalla standing-ovation dei tuoi tifosi alla Rod Leaver arena e di quelli come me in piedi davanti agli schermi di tutto il mondo! Sarebbe stato facile applaudirti per la vittoria, ma tu hai sei riuscito a fare qualcosa di più, tu ti sei fatto applaudire, nonostante la sconfitta, per la tua immensa e intoccabile grandezza! Ti sei fatto apprezzare per aver trasmesso le tue emozioni, per quello che sei; campione di sport e di vita!
Il tuo ritornare sul palco, anche se con grande fatica, è stato un gesto bellissimo. Sei ritornato davanti ai microfoni prima che parlasse Rafa perché era giusto che lui, il vincitore, avesse l’ultima parola…altro che sportman e gentleman, sei semplicemente super!
E vogliam parlare di Rafa? Hai un avversario fantastico, il suo abbraccio, le sue scuse, il rispetto che ha per te…sei un esempio anche per lui!
Adesso che ti sei liberato dalla tensione riposa e ricomincia da li, dall’affetto della gente, dei tuoi avversari (sai non è facile essere apprezzato dai propri colleghi quando si è vincenti) e dalla tua frase che hai detto ieri in conferenza stampa che mi ha tirato su: sai che puoi battere Nadal! Io so che non ti arrendi e che trarrai tutta l’ispirazione per farlo! Vedrai che ci riuscirai!!!
Comunque vada sappi che rimani comunque il migliore e non hai bisogno di dimostrare niente a nessuno!
Grazie RE-Roger!

Il Tuo tifoso,
Simo.