martedì 23 giugno 2009

TECNIFIBRE T FIGHT 320 VO2 MAX




Abbiamo testato la nuova arma di Fernando Verdasco, la Tecnifibre T Fight 320 VO2 max, che appare in una nuova veste più accattivante con la faccia da guerriero aerografata sul telaio e più precisa e potente con una lieve riduzione del piattocorde da 97 a 95 pollici rispetto alla precedente.
Sicuramente è una racchetta agonistica, poco adatta a giocatori amatoriali. Il peso, come dice il nome dell' attrezzo, è appunto di 320 grammi (che diventano 332 totali con le corde) ideale per il giocatore allenato, come si dice in gergo con un "buon braccio" che non ha problemi alle articolazioni.
Adatto a chi possiede un movimento (swing) ampio e veloce, è un' arnese che si addice alla grande ai giocatori ai quali piace giocare da fondo campo comandando il gioco, un pò meno a chi rimane sul fondo con l' intento solo di difendere visto che non perdona molto i colpi decentrati.
Il piatto corde 16x19 offre un gran controllo e un' ottima precisione. Quando la palla viene colpita bene, al centro del piatto corde appunto, esce un colpo che da molta soddisfazione a chi lo esegue soprattutto nei passanti e nei colpi vincenti. Ottima nel servizio, discreta e normale nei colpi a rete, non certo i punti di forza di questo telaio.
Un ottimo attrezzo che sembra cucito addosso a chi piace picchiare da fondo campo, difficile ma non difficilissimo, ma che con l' allenamento giusto può dare molte soddisfazioni. Per molti ma non per tutti.
Simone
NBP.

Nessun commento:

Posta un commento