mercoledì 24 giugno 2009

IN MURRAY WE TRUST


Sembra sia quello giusto, sembra sia quello giusto per tornare a sognare dopo 73 anni dall'ultimo successo firmato Fred Perry.

Andy Murray, vestito manco a dirlo dal mitico doppio alloro, ieri ha infiammato il nuovo centrale contro l'americano Kendryck, che già due anni fa aveva quasi centrato l'impresa di eliminare al primo turno Nadal e aveva tutte le buone intenzione per riuscire nell'impresa contro il rosso scozzese.

Primo set un po' teso, vista anche la pressione di una nazione intera che si portava sulle spalle, e si conclude 7-5 per il brit, che non gioca come detto il suo miglior tennis ma porta a casa il risultato.

Secondo set ancora in salita per Murray e non riesce a scrollarsi di dosso completamente la pressione di un popolo assetato di vittoria, tanto da lascire il set nelle mani dell'americano.

Ma forse è un bene perchè perdere il set gli permette di scioglersi definitivamente e di poter mostrare il suo miglior tennis fatto di sali scendi, di passanti e di corsa.

Al primo super colpo mamma Judy carica la folla con il primo di una lunga serie di C'Mon e il centrale va in visibilio e sostiene il beniamo per i due successivi set che si chiudono a favore dello scozzese, che tira fuori tutto il braveheart che c'è in lui, e conclude sul punteggio di 6-3 6-4.

Personalmente come anti Federer preferisco Djokovic per il gioco, ma Murray devo dire che ha grinta da vendere e se evita di litigare con il suo cervello come ogni tanto gli capita è sicuramente tra i favoriti.

Mi piace perchè è "Dirty" per dirla all'inglese, si arrabbia, soffre, esulta, suda insomma un vero gladiatore, e personalmente amo i giocatori che danno l'anima in campo.

Non avrà la giacchetta candida o il cardigan in stile Oxford ma questo ruvido scozzese con la racchetta in mano ci sa fare e diverte.

Quindi C'Mon Andy.


Bruno

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