lunedì 18 gennaio 2010

ROGER IS READY




Roger Federer appare carico e pronto ad affrontare il primo slam dell'anno e tutta la nuva stagione. Riportiamo la sua conferenza stampa pre torneo:


Puoi dirci di piu' su cosa farai domani per le persone di Haiti?
RF: Ho pensato che potevamo fare qualcosa, sai, per aiutare Haiti dopo il tragico terremoto. Allora ho parlato con alcuni degli altri giocatori migliori. Ho dei buoni contatti, sai com'e'(sorride). Tutti hanno detto, Si', dovremmo fare qualcosa.Quindi giocheremo dei doppi o doppi misti domani, con anche alcune delle migliori giocatrici, cercheremo di riempire lo stadio. Qui e' dove voi ci potete aiutare. Fare uscire la notizia. Penso che ci sara' una donazione di 10$ all'ingresso per vederci giocare.Penso che sia qualcosa che siamo molto contenti di fare, come una famiglia nel tennis. So che e' alla vigilia del primo Slam della stagione, quindi per qualcuno forse non e' facile separare mentalmente le cose. Ma penso sia una grande iniziativa. Sono contento che si possa fare, che si possa divertirci domani. Spero che sia magari anche un bel giorno per le famiglie per venire a vedere i migliori giocare.

Hai scelto con chi giocare?
RF: Non ancora. Scegliero' saggiamente (sorride).

Essere padre ha influito sulla tua preparazione?
RF: E' andata bene. Il volo per l'Australia e' stato tranquillo. Mi ha sorpreso, mi aspettavo molto peggio. Le bambine stanno bene. Anche Mirka sta bene. Se stanno tutti bene, anch'io sono molto piu' rilassato. Ci stiamo godendo questo periodo. La preparazione e' andata liscia, nel modo in cui volevo. Ho potuto allenarmi e anche passare del tempo con loro. E' stata una settimana divertente.

Anche se non sembra che siano passati 12 mesi dall'ultima volta che sei stato su quella sedia, puoi dirci cosa e' cambiato per te e per il tuo gioco, e il resto, in questo periodo?
RF: Beh, sto benissimo. L'inizio di stagione e' sempre frizzante ed eccitante. Tutto praticamente riparte da zero, a parte la classifica, che e' una gran cosa, grazie a Dio.Davvero, penso che tutti stiano benone. Poi io ovviamente sono concentrato sul mio gioco. Direi che ho lavorato molto sodo l'anno scorso per riconquistare il numero 1. Anche a stagione finita ho cercato di allenarmi al massimo. Perche' l'anno prima mi e' mancato questo, con la malattia e tutto. Ora penso di essere tornato dove volevo.E il mio gioco viene di conseguenza. Forse non ho vinto quanto avrei voluto, negli ultimi tornei, ma sono tornato numero 1. E ovviamente l'accoppiata Roland Garros-Wimbledon e' stata un'impresa straordinaria per me.Inoltre, sul piano personale, il fatto di riuscire a fare tutto insieme e' stato affascinante.E' meraviglioso ora girare il mondo con la famiglia. E' la prima volta per me. Come ho detto prima, sta andando davvero bene, e' un'ispirazione.

Si e' parlato molto di Tiger Woods che prima era un modello da seguire e poi un cattivo esempio. Come prendi il tuo ruolo di esempio come campione di tennis? Ti senti di dover essere sempre perfetto?
RF: No, cerco solo di essere me stesso, non cambiare per la stampa o il pubblico o i fan. Se piaccio cosi', bene, se no, pazienza.Ma soprattutto penso che sia importante che ci sia molto fair play quando gioco, rispetto per lo sport, per l'avversario, essere educato in ogni incontro. Penso siano cose fondamentali che mi hanno insegnato i miei genitori, e io cerco di fare lo stesso.Certo, faccio un sacco di conferenze stampa, e non potersi nascondere sul campo a volte non e' facile. Ma mi sembra di aver fatto bene negli anni. Mi diverto ancora a farlo, anche se ci sono cose piu' divertenti delle conferenze stampa. Ma fanno parte del gioco (sorride).

Ti senti ancora nervoso prima di un grande torneo? Se si', su una scala da 1 a 10, quanto nervoso sei?
RF: Si', la prima cosa che fai quando arrivi e' cercare di rilassarti, far passare il jet-lag, allenarti un po'. E' bello tornare nella Rod Laver Arena, per esempio. Tra ieri e oggi sento che sta per cominciare. Ora so anche contro chi giochero', quando, la mente si prepara. Questo e' davvero quando comincio ad entusiasmarmi.Si', decisamente mi eccito molto per molti grandi eventi, molti tornei, cercare di confermarmi ancora e ancora, vedere se il lavoro duro paga. Giocare davanti a un bel pubblico e' sempre qualcosa di speciale, perche' a stagione finita ci sono magari due persone che ti guardano allenarti da dietro le reti mentre passano. Ma questo e' speciale, puoi cavalcare l'onda durante un match grazie al pubblico. Non vedo l'ora di rivivere questa sensazione la prossima settimana o due.

Ti piace questa superficie? Senti nessuna differenza?
RF: Mi piace moltissimo la superficie, si'. Penso che sia molto buona per ogni stile di gioco. Lo slice resta basso. Il kick rimbalza alto. Puoi giocare con molto spin. Puoi giocare dietro la linea di fondo. Puoi giocare dentro il campo. Se e' cosi', penso che abbiamo trovato una buona combinazione di campo per un torneo, specialmente uno Slam.Quindi penso che sia una superficie buona. E poi quando e' caldo la palla rimbalza di piu'. Quando e' fresco, e' un po' piu' difficile fare colpi vincenti. Devi costruire di piu' il punto. Si', e' una bellissima superficie.

Sei un grande appassionato di tennis, e spesso resti alzato fino a tardi per vedere incontri allo US Open. Avendo le bambine adesso, questo puo' influenzare il tuo stile?
RF: Vedremo. Allo US Open a dire il vero e' andata bene, ma erano ancora molto piccole. Ma se sono sveglie mi prendo cura di loro. Se dormono, magari devo recuperare anch'io un po' di sonno. Vedremo come gestirci qui in Australia a seconda del loro e del mio jet-lag.Ma e' vero, mi piace guardare tennis a letto, le sessioni notturne, e' eccitante. Ovviamente non fino alle 4.30 di mattina come piace fare a Lleyton qualche volta (sorride).Ma sono anche ansioso di vedere cosa succedera' nelle prossime due settimane.

Con i cambiamenti nella tua vita, come sara' il tuo calendario quest'anno? Vorremmo un commento da te visto che alcuni dicono che ora che hai una famiglia non avrai piu' la stessa fame di successi. Cosa ne dici?
RF: Beh, il calendario e' l'Australian Open, poi la Coppa Davis, poi Indian Wells e Miami, poi la stagione sulla terra. Abbiamo Roma, Estoril e Madrid, Roland Garros, Halle, Wimbledon eccetera. Lo stesso calendario degli anni scorsi. Con la terra a volte cambio programmi qua e la'. Questo e' il piano. Nessun grosso cambiamento.Per la fame, certo, ci saranno sempre speculazioni. Quando hai una famiglia, guardano al passato e vedono, Oh, alcuni giocatori non hanno piu' vinto con una famiglia e via dicendo. Ma penso che non si possano fare molti paragoni, perche' di solito i giocatori hanno figli tardi, perche' a inizio carriera si gioca e si viaggia tantissimo, e non e' facile creare una famiglia viaggiando cosi' tanto. Ma la fame c'e' ancora. Sto lavorando duro come sempre.Non ho fatto solo il baby sitter. Mi piace anche uscire alla mattina, fare molte ore. Sento che il mio gioco e' davvero dove dovrebbe essere. Posso solo metterci il mio massimo impegno e sperare che i risultati arrivino.

Quando hai detto Coppa Davis, intendevi Dubai?
RF: Giochero' a Dubai e non la Coppa Davis, si'.


NBP.

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