lunedì 7 giugno 2010
EMOZIONE SCHIAVONE
E' stata un emozione vera, mi sono commosso e ho gioito non per la nazionalità italiana che non me ne frega nulla, in quanto reputo il tennis uno sport globale senza confini dove si tifa per il giocatore che più piace, ma ho gioto per il personaggio, per la storia di Francesca per la sua abnegazione nei confronti del lavoro e della passione.
Francesca non è il classico tennista borghese portato al circolo fin da piccolo, Francesca non è il classico talento puro baciato dalla natura stile Federer, Francesca è arrivata sul tetto del mondo della terra battuta con le sue gambe lavorando e credendo nei suoi mezzi per questo ho tifato per lei saltando sulla sedia ad ogni punto!!!
Inoltre Schiavone dal Gallaratese (il mio quartiere) è una soddisfazione, qua il campanilismo centra eccome perchè sono ancora legato al territorio, ai miei palazzoni e pensare che si possa viaggiare in prima classe dalla periferia di milano ai campi Elisi è assolutamente fantastico.
La grinta Nadaliana con cui si caricava ad ogni punto era formidabile, sarà che sono innamorato dei giocatori grintosi ma vederla lottare e giocare a tutto braccio senza paura è stato proprio uno spettacolo.
Solitamente non mi piace entrare nella specifica tecnica del gioco, credo sia un esercizio stilistico vezzoso e nooiso, ma una menzione al gioco espresso è d'obbligo: ha giocato veramente forte a picchiato, variato è scesa a rete e non ha sbagliato nulla...un vero capolavoro che entra di diritto nel Lovre tennistico.
Ora spero che questa vittoria ti dia la forza di farci sognare ancora e portare nuovamente la classe operai in paradiso.
Bruno
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